Leonardo DiCaprio ammira il dipinto da cui prese il nome
Visita a Firenze per l'attore. Incantato dal quando di Leonardo da Vinci che ispirò il nome ai suoi genitori
Molto ben camuffato con cappellino e abiti da turista, Leonardo DiCaprio non è però sfuggito agli occhi attenti dei fan a Firenze, dove non si è perso la visita a Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella. Il primo cittadino lo ha accompagnato nel Salone dei Cinquecento soffermandosi sul sistema delle capriate, poi nello studiolo di Francesco I e nella sala di Clemente VII dove l'attore ha firmato il libro d'onore: "Grazie per questa incredibile esperienza", ha scritto.
Del resto con Firenze DiCaprio ha un legame particolare: sua madre Irmelin stava ammirando L'Annunciazione di Leonardo da Vinci, agli Uffizi, quando, il piccolo Leo scalciò per la prima volta nella pancia. "Mio padre George pensò che fosse un segno, forse anche perché DiCaprio non suona molto diversamente da da Vinci. Ecco come scelsero il mio nome" ha ricordato la star di Hollywood.
E proprio davanti a quel dipinto Leo si è soffermato a lungo, tra gli altri turisti, con i familiari e il direttore Eike Schmidt a fare da Cicerone. L'attore ha contemplato La Minerva e il Centauro di Botticelli, La Maestà di Giotto, i ritratti di Raffaello. Davanti a quelle opere, DiCaprio (che visitava per la prima volta il museo fiorentino) non si è risparmiato in selfie: cappellino, pantaloni corti, scarpe da ginnastica, ma non ha permesso che altri lo fotografassero.
La galleria non è stata aperta appositamente per lui, fuori orario, come di solito accade in occasione delle visite di star o vip. DiCaprio ha preferito l'orario canonico e si è trattenuto nel museo fino alla chiusura. Non è mancata, naturalmente la tappa in Duomo: ne ha ammirato struttura e cupola del Brunelleschi senza, però, salirvi sopra.
(Foto Getty Images)