29 Dicembre 2024
Alzi pure la mano chi non lo ricorda per il ruolo di Dickie Greenleaf ne “Il talento di Mr. Ripley”. Quell’interpretazione gli valse una candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista. Se all’epoca era un affascinante e misterioso under 30, oggi l’attore londinese, nato il 29 dicembre 1972, non ha mutato di una virgola i tratti che lo hanno fatto amare dal pubblico di ogni generazione.
Impegnato nel cinema e a teatro, ha vinto in carriera un premio BAFTA come miglior attore non protagonista per la sopra citata pellicola di Anthony Minghella e ricevuto un’altra candidatura all’ambita statuetta per “Ritorno a Cold Mountain”. Tre sono state anche quelle ricevute ai Golden Globe e agli Olivier Award, due quelle ai Tony Award e ai Drama Desk Award.
Secondogenito di due insegnanti, Peter Robert Law e Margaret Anne Heyworth, deve il suo secondo nome alla celebra canzone dei “Beatles” e al libro “Jude l’Oscuro”. Cresciuto nel borgo di Lewisham, ha iniziato a recitare nel 1987 al Nation Youth Music Theatre. Il suo debutto sul piccolo schermo avviene due anni più tardi, in un film basato sul libro per bambini “The Tailor if Gloucester” di Beatrix Potter. Il vero esordio cinematografico arriva nel 1994 con “Shopping” di Wes Anderson, il detonatore di un successo che da quel momento non conosce soluzione di continuità.
Mai un ruolo banale, mai diretto da un regista che non fosse di fama internazionale. Come non ricordare, dunque, le sue apparizioni in “Mezzanotte nel giardino del bene e del male” di Clint Eastwood, “eXisistenZ” di Cronenberg, “Il nemico alle porte” di Annoud, “Intelligenza artificiale” di Spielberg, “Era mio padre” di Sam Mendes, “Closer” di Nichols o “The Aviator” di Scorsese, fino a giungere ai più recenti “Sherlock Holmes” di Guy Ritchie, “Effetti collaterali” di Soderbergh e “Un giorno di pioggia a New York” di Woody Allen.
Chi lo conosce anche al di fuori del set, lo descrive come una persona estremamente seria e umile. Per nulla dedito al culto del fisico, come ribadito dichiarando di non voler ricorrere al trapianto di capelli: “Voglio che la gente mi riconosca per la recitazione e non per il mio aspetto”, ha replicato alla domanda. Inoltre è un amante degli animali, come confermato dirigendo uno spot della campagna “Respect for animals” riguardando la produzione di pellicce, e un attivista convinto. Il suo impegno si rivolge soprattutto in campo umanitario, a sostegno dei diritti umani e nelle questioni relative al cambiamento climatico.
Sul lavoro, invece, è un professionista maniacale. Basti pensare che per interpretare “Il talento di Mr. Ripley”, film nel quale vesti i panni di un ricco e annoiato rampollo, ha perfino imparato a suonare il sassofono per calarsi meglio nella parte. Tra i suoi amici più intimi si annovera il collega Ewan McGregor: conosciuto ubriacandosi per richiesta di un giovane regista che promise loro di riprendere e pubblicare la scena, i due sono oggi soci della Natural Nylon. Un altro divo hollywoodiano al quale è particolarmente legato è Robert Downey Jr.: in un’intervista ha infatti dichiarato di aver immediatamente accettato di prendere parte a “Sherlock Holmes” non appena saputo della sua presenza.
L’attore ha cinque figli, tre avuti dal matrimonio con Sadie Frost, durato dal 1997 al 2003, una dalla modella Samanta Burke, e l’ultima dalla cantante Catherin Harding. La più grande, Rafferty, ha oggi 24 anni. Nel marzo 2016 si è legato invece alla psicologa Phillipa Coan, con la quale è convolato a nozze il 2 maggio 2019.
(Foto Getty Images)
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