Ben Stiller, buon compleanno

Protagonista imbranato della serie "Ti presento i miei", modello narciso in "Zoolander", coraggioso custode in "Una notte al museo": tutti i film imperdibili di Ben Stiller

30 Novembre 2020

Ben Stiller, buon compleanno

Ben Stiller è nato a New York il 30 novembre 1965,. Amatissimo dal pubblico, è da sempre un’artista a tutto tondo: attore, regista, produttore, sceneggiatore e doppiatore. In carriera si è aggiudicato un Emmy, un Teen Choice Award e diversi MTV Movie Award. I suoi film hanno incassato oltre 2,8 miliardi di dollari negli States e nel Canada, con una media di 74 milioni a pellicola.

Che potesse cadere vittima del fascino della cinepresa era del resto inevitabile. Figlio di due attori (Jerry Stiller e Anne Meara), ha visto anche la sorella Amy seguire le orme del padre e della madre.

Il suo talentò si rivelò precoce. A 9 anni debuttò nella serie televisiva della madre “Kate McShane” e un anno più tardi iniziò a girare brevi film in 8 millimetri, coadiuvato dalla sorella e da alcuni amici. Cinema e non solo. Negli anni 70 si esibì in produzioni teatrali con il NYC’s First All Children’s Theater e durante le scuole superiori fu batterista di una band punk, i Capital Punishment. Diplomatosi nel 1983, si iscrisse all’Università della California a Los Angeles, per studiare cinema, ma non portò a termine gli studi trasferendosi a New York.

Lì riprese a misurarsi con il teatro, guadagnando visibilità al Saturday Night Live. Il primo vero contatto col cinema avvenne soltanto nel 1987, quando fu incluso da Steven Spielberg nel cast de “L’impero del sole”, con Christian Bale e John Malkovich. Nel 1992 venne ingaggiato da MTV per realizzare un programma comico dal titolo The Ben Stiller Show e nel 1994 partecipò insieme alla moglie Christine Taylor a una puntata di Friends. Proprio nello stesso anno, all’età di 29, diresse “Giovani, carini e disoccupati”, il suo primo film da regista, prodotto da Danny De Vito; Winona Ryder e Ethan Hawke erano i protagonisti.

All’epoca Ben non sapeva ancora di avere la stoffa per diventare uno dei comici più amati d’America. Per la consacrazione al grande pubblico bisognò infatti attendere quattro anni. Il 1998 è l’anno in cui recitò in “Tutti pazzi per Mary”. Nella parte di Ted Stroehmann, accanto a Cameron Diaz, diede vita a una commedia che sbancò botteghini e raccolse consensi unanimi da parte di critica e pubblico, restituendo l’immagine del comico timido e impacciato che lo connaturerà per il resto della carriera. 

Nel 2000 Ben fu protagonista del primo capitolo del tormentone “Ti presento i miei” e negli anni seguenti si dedicò principalmente a pellicole demenziali lavorando accanto a comici come Owen Wilson, Jack Black e Vince Vaughn.  

Il 2001 è l'anno di "Zoolander", che diresse e recitò e che adesso è un film-culto (al quale è seguito uno "Zoolander 2"). Venne poi  “Tropic thunder”, scritto con Ethan Coen e Jack Black, in cui propose una rivisitazione ironica del cinema bellico mandando in scena attori del calibro di Tom Cruise, Nick Nolte e Robert Downey Jr. Le collaborazioni con registi di fama internazionale avevano caratterizzato anche il periodo precedente, con Wes Andersen che lo aveva voluto accanto a sé ne “I Tenenbaum”.  A conquistare il pubblico è anche la spassosa serie dei film "Una notte al Museo".

Tra un capitolo e l’altro di "Zoolander", invece, ha diretto forse la pellicola più profonda e che meglio riassume la sua poliedricità artistica: "The Secret Life of Walter Mitty". Qui interpreta un impiegato di Life, concentrato a vivere una vita parallela anziché concentrarsi sulla sua noiosa routine quotidiana. L’ultima apparizione sul grande schermo è invece fresca d’uscita, con un cameo in "Hubie Halloween" di Steven Brill.

(Foto Getty Images)

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