George Clooney futuro Presidente degli Stati Uniti? C'è chi dice sì!

George Clooney ha pronunciato un appassionato discorso dopo l'uccisione di George Floyd. E c'è chi pensa sia un primo passo verso la corsa a Presidente degli Stati Uniti. Con Amal come First lady. Saranno i Clooney i nuovi Kennedy?

04 Giugno 2020

George Clooney futuro Presidente degli Stati Uniti? C'è chi dice sì!

Il caso George Floyd, l'uomo afroamericano soffocato a Minneapolis da un poliziotto bianco, ha scatenato sommosse in tutti gli Stati Uniti. 

Manifestazioni pacifiche e rivolte turbolente si susseguono. Tante celebrità sono scese in strada. George Clooney ha scelto invece di pubblicare sul Daily Beast un fortissimo articolo contro il razzismo.

Parole che sembrano già quelle di un possibile candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Non è la prima volta che si parla di una possibile candidatura di George Clooney come Presidente. E in molti vorrebbero vedere alla Casa Bianca l'attore e sua moglie Amal. Che farebbero sognare, diventando un po' come i nuovi Kennedy: democratici, affascinanti, perfetti.

Sarà vero? George Clooney, figlio di un giornalista, è sempre stato impegnato socialmente e politicamente, sostenendo il partito democratico. E anche Amal Clooney, celebre avvocatessa per i diritti umani, ha la tempra di una Jackie Kennedy ancor più agguerrita e preparata.

Vedremo un giorno i Clooney alla Casa Bianca? Chi sa. 

Ecco intanto alcune parti del discorso di George sul tema del razzismo negli Stati Uniti.

«La rabbia e la frustrazione che vediamo di nuovo nelle nostre strade sono solo un promemoria di quanto poco siamo cresciuti come Paese. Come il nostro peccato originale, la schiavitù, sia ancora presente in noi. Il fatto che non compriamo e vendiamo più essere umani non è un onore.

Abbiamo bisogno di un cambiamento nelle nostre forze dell’ordine e nel nostro sistema di giustizia penale. Abbiamo bisogno di politici che tengano conto dell’uguaglianza di tutti i cittadini. Non leader che alimentano l’odio e la violenza come se l’idea di sparare ai saccheggiatori fosse come il fischio a un cane…

È questa la nostra pandemia. Ci colpisce tutti da 400 anni e non abbiamo ancora trovato un vaccino. Sembra che abbiamo smesso di cercarlo e proviamo a curarci su base individuale. E di certo la cura non funziona.

Quindi questa settimana, mentre ci chiediamo cosa ci vorrà per risolvere questi problemi apparentemente insormontabili, ricordiamoci che li abbiamo creati per poterli risolvere. E c’è solo un modo in questo Paese per portare un cambiamento duraturo: votare».

(Foto Getty Images)

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