Il Salvator Mundi e i suoi tanti misteri. Un nuovo film cerca di far luce

Chi possiede davvero il celebre quadro da 450 milioni di dollari? Ed è vero che la National Gallery di Londra ha fatto sì che il valore iniziale di meno di duemila dollari del dipinto si trasformasse nell'opera più costosa di sempre?

14 Giugno 2021

Il Salvator Mundi e i suoi tanti misteri. Un nuovo film cerca di far luce

Non accennano a chiarirsi i misteri che circondano il Salvator Mundi, quadro attribuito a Leonardo da Vinci  e venduto alla stratosferica cifra di 450 milioni di dollari.

Il Salvator Mundi è davvero di Leonardo da Vinci? Ed è stato realmente acquistato dal principe saudita Mohammed bin Salman per la cifra astronomica di cui ha parlato il mondo? E se sì, perché il principe lo ha acquistato? Infine, dove si trova adesso, e lo rivedremo mai, in qualche mostra?

A tutti questi interrogativi tenta di rispondere il film "The Lost Leonardo" del regista Andreas Koefoed, presentato adesso al Tribeca Festival di New York. La pellicola racconta come il dipinto fu acquistato nel 2005 a un'asta a New Orleans, per soli 1.175 dollari e come poi fosse stato restaurato dall'esperta Dianne Modestini, in seguito accusata di aver interessi economici personali nell'affare. L'esperto leonardesco Frank Zöllner affema nel film che «le parti restaurate del dipinto sembrano di Leonardo, ma sono della mano del restauratore. In alcune parti, si tratta di un capolavoro di Dianne Modestini».

Secondo il regista, anche la prestigiosa National Gallery di Londra ebbe la sua parte nella storia del dipinto. Quando infatti fu incluso nella mostra del 2011 dedicata a Leonardo, l'opera fu vista sotto una luce positiva, contribuendo a far salire il prezzo dagli iniziali 1.170 dollari agli strepitosi 450 milioni finali. Naturalmente anche la casa d'aste che battè il quadro, Christie's, si impegnò in tal senso, con una efficace campagna di marketing culminata nel video in cui Leonardo DiCaprio posa accanto al Salvator Mundi. D'altronde, come ricorda Alison Cole, redattore di Art Newspaper «Christie’s lavora nel campo delle vendite d'arte, non in quello delle autenticazioni».

Il film si interroga infine sul motivo per cui il principe Mohammed bin Salman (almeno secondo le indiscrezioni del New York Times) abbia acquistato il dipinto. Perché legato al quadro da qualche motivo particolare o per un progetto strategico e politico? Purtroppo, le risposte ancora non sono pervenute...

(foto Getty Images)

 

 

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