08 Aprile 2021
Un giallo sta per ora agitando il mondo dell'arte, con tanto di critici schierati da una parte e da quella opposta. E il motivo della disputa è davvero notevole: si parla infatti di un Caravaggio ritrovato. Il dipinto rappresenta un "Ecce Homo" e stava per essere messo all'asta dalla case d'Aste Ansorena di Madrid con una stima di 1500 euro. Era infatti ritenuto opera della scuola del Ribera.
Ma, non appena è corsa la voce che potesse essere stato dipinto dal ben più celebre Caravaggio, il quadro è immediatamente scomparso dalla vendita e dai cataloghi on line. La casa d'aste si è mantenuta sul vago, dichiarando che «Il lotto è stato ritirato perché il pezzo deve essere controllato e studiato più a fondo. I proprietari avevano dei dubbi». Pare (lo afferma il sito Dagospia) che due mercanti d'arte italiani, Marco Voena e Fabrizio Moretti, abbiano saputo della vendita e abbiano fatto circolare nel mondo dell'arte l'indiscrezione del dipinto messo all'asta.
E adesso? Il Governo spagnolo ha apposto un vincolo sull'opera e potrà dunque esercitare il diritto di prelazione per poter acquistare il dipinto (che pare sia molto ambito dal prestigioso museo del Prado). E intanto gli esperti d'arte si dividono sull'attribuzione, con Vittorio Sgarbi in prima fila a sostenerne la paternità caravaggesca. Ma i pareri sono discordi.
Caravaggio aveva dipinto un "Ecce Homo" per il cardinale Massimi, di cui si erano però perse nel tempo le tracce. Secondo gli storici Bellori e Baldinucci alla fine del XVII secolo quest'opera si trovava in Spagna e dunque avrebbe senso la teoria secondo cui il dipinto messo all'asta per soli 1500 euro potesse essere del grande artista. Per ora si conosce solo un "Ecce Homo" del Caravaggio, custodito a Palazzo Bianco a Genova. Se però gli esperti considerassero autentico il dipinto spagnolo, si aprirebbe un altro giallo: chi ha realizzato il quadro di Genova?
(foto Getty Images)
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