STELLE E STRISCE Con ogni probabilità la bandiera degli Stati Uniti d’America è la più riconoscibile di tutte. Essa è nata come un’evoluzione della Red Ensign britannica, la bandiera che ai giorni nostri è ancora in uso nel Regno Unito come vessillo mercantile. Il suo cantone azzurro ha contemplato un numero di stelle che variava in ragione del numero degli Stati che aderivano all’Unione. Oggi le stelle sono 50, ma potrebbero aumentare di un’unità qualora Porto Rico diventasse il 51° Stato federato.
DECOLONIZZAZIONE Delle 193 bandiere dei Paesi oggi rappresentati alle Nazioni Unite (nella foto la sede ginevrina), ben 141 (pari al 73% del totale) sono quelle di Stati che hanno visto la luce dal XX secolo in avanti. Gli ultimi due Stati indipendenti entrati a far parte dell’Onu sono Timor Est e il Sud Sudan, rispettivamente nel 2002 e nel 2011.
UN MODELLO PER MOLTI Oltre a essere la bandiera del Regno Unito dal 1606 (anche se in una versione priva della croce di San Patrizio), l’Union Jack figura nel cantone di molte altre bandiere di Stati sovrani, dipendenze e territori d’oltremare di ogni epoca. In alcuni di casi, come in Australia, in Nuova Zelanda e a Fiji, si discute se sia opportuno o meno privarsi di un simbolo che è indissolubilmente legato al retaggio coloniale; ma intanto l’Union Jack continua a rimanersene al suo posto (nella foto, la bandiera delle isole Cook, una dipendenza neozelandese).
SENYERA Sebbene la Catalogna non sia uno Stato indipendente, il popolo catalano ha una sua bandiera nazionale di origine medievale che risale alla Reconquista, la fase che portò alla cacciata dei musulmani dalla penisola iberica, un lungo processo durato secoli e terminato soltanto nel gennaio del 1492, a pochi mesi dal viaggio di Cristoforo Colombo verso le Americhe che cambiò una volta per tutte la storia dell’umanità.
MEZZELUNE Le origini delle mezzelune sono molto misteriose: sono sicuramente pre-islamiche e si riscontrano in molte culture lontane le une dalle altre sia nel tempo sia nello spazio. L’impero che per primo ha adottato la mezzaluna su larga scala è quello ottomano, che l’adottò ufficialmente per la propria marina ai tempi di Selim III, tra i secoli XVIII e XIX.
PIETRO IL GRANDE È noto che molti Paesi dell’Europa orientale di etnia slava hanno adottato bandiere simili (nei colori e nella disposizione delle strisce) ispirandosi al vessillo della Russia, oggi ancora in uso nonostante alcuni decenni di sospensione. In pochi sanno, però, che la bandiera russa è ispirata nella forma a quella dei Paesi Bassi, dove lo zar trascorse un periodo di apprendistato, rimanendo impressionato dalla semplicità di disegno.
IL TRICOLORE FRANCESE Il tricolore francese non è il primo della storia, eppure è il tricolore per antonomasia. Esso fu adottato nel 1794, cinque anni dopo la presa della Bastiglia che dette inizio alla rivoluzione francese, ed è rimasto ininterrottamente in uso nonostante la sua esistenza sia stata minacciata a più riprese (nella foto, uno stendardo di Napoleone III). Il tricolore italiano deriva da quello della Repubblica Cispadana del 1797.
HELVETIA Le origini della bandiera svizzera risalgono al Medioevo, ma la sua forma odierna è stata adottata nel corso del XIX secolo. In epoca napoleonica la Repubblica Elvetica fu dotata di un tricolore a strisce orizzontali (nella foto), una tipologia comune presso le «repubbliche sorelle» napoleoniche.
BANDIERA ROSSA Il colore rosso ha origini aristocratiche, eppure è diventato nel tempo il colore della lotta sociale e delle rivoluzioni. Hitler volle adottarlo per le bandiere del Terzo Reich, colore che volle usurpare provocatoriamente alle sinistre per via dell’effetto grandioso che esso suscitava nelle manifestazioni popolari.

Vita da Arbiter

Storie di bandiere

16 Gennaio 2017

Dalle origini alla foggia, dal significato dei colori ai simboli. Nel libro La stoffa delle nazioni, Bruno Cianci svela

tutti i segreti dei vessilli nazionali. Ecco gli spunti più curiosi.

di Andrea Bertuzzi

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Il libro La stoffa delle nazioni di Bruno Cianci è edito da Odoya (22 euro)

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