02 Maggio 2016
Indietro tutta: dopo anni passati ad ascoltare continui allarmi circa la necessità di cambiare continuamente password ai nostri account, per depistare eventuali pirati informatici, ecco che il consiglio adesso è l’opposto. Meglio infatti non variare ossessivamente le password. A essere di questo parere è Lorrie Cranor, ricercatrice della Carnegie Mellon University e specialista in sicurezza informatica.
Come riporta Focus.it, la Cranor afferma che, costretti a cambiare ripetutamente la password, gli utenti modifichino in minima parte quella precedente, per pigrizia, ma anche per poterla ricordare meglio. Così per esempio si incrementano le cifre usate di un’unità, o si invertono la parte letterale e quella numerica. Tutti trucchi molto semplici da indovinare. Inoltre, l’abitudine di utilizzare la medesima password per più siti (anche i più “sensibili”, come quelli d’accesso al conto bancario) rende i nostri dati assai esposti alla pirateria. La Cranor suggerisce di creare una password davvero difficile, mixando lettere, numeri e segni d’interpunzione e, una volta creata, non variarla ossessivamente. A breve inoltre saranno disponibili sistemi di accesso ai propri account basati su dati più sicuri, come la scansione dell’iride o le impronte digitali e vocali.
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