La città proibita apre a tutti
A Monte Carlo la grande esposizione dell’estate, fino al 10 settembre
di Andrea Munari
MONACO. Per gli appassionati di grandi eventi, come ogni estate il Grimaldi Forum ha presentato un’incredibile esposizione dal titolo: “La Città Proibita a Monaco”. Questo importante evento culturale ha accolto visitatori da tutto il mondo fino al 10 settembre.
L'esposizione si è chiusa con un bilancio record. Sono stati oltre 47.000 i visitatori in soli 60 giorni di programmazione.
E già si pensa alla prossima mostra per l'estate 2018 che sarà allestita negli spazi del Grimaldi Forum: L'Oro dei Faraoni". Sarà una preziosa collezione di testimonianze attraverso 150 oggetti prestati dal Museo de Il Cairo.
Allestita su 3.200 mq., nello spazio Ravel del Centro Culturale e dei Congressi monegasco, l’esposizione ha avuto come obiettivo principale quello di far scoprire la vita dei grandi imperatori e imperatrici della Cina.
Un accenno storico: al centro di questo progetto è stata la personalità degli imperatori della dinastia Qing, in particolare sono i sovrani Kangxi (1662-1722), Yongzheng (1723-1735) e Qianlong (1736-1795), scelti per rappresentare la cultura cinese. La dinastia Qing è all’origine della Cina Moderna, fondata dai Manciù, originariamente popolo nomade.
Dal momento in cui si entrava all’esposizione, in una frazione di secondo ci si ritrovava catapultati nell’universo imperiale asiatico dell’epoca. La sensazione era di essere veramente all’interno della Città Proibita in Cina. La ricostituzione degli ambienti dell’esposizione è stata perfetta e suggestiva, rivelando spazi unici, pieni di sorprese.
Tutte le sale rappresentavano i luoghi in cui vivevano i personaggi della dinastia Qing. La prima era l’ingresso della Città Proibita con le guardie sul lato destro. Poi si ammirava la Sacra Sala degli antenati, l’ufficio degli imperatori, la Reggia, il salone della musica con oggetti rari e sorprendenti, la sala degli armi, il Tempio e per finire il grandioso Giardino.
Questo viaggio insegnava tanto sulla storia cinese, ma anche sul mondo intorno a noi, come testimoniavano magnifici costumi esposti nelle vetrine, oppure le invenzioni cinesi come il calendario e la calcolatrice. Pitture e ricami e tanti oggetti offrivano una formidabile opportunità per scoprire questa collezione davvero unica. Un quadro in particolare meritava grande attenzione, perché esposto per la prima volta per tornare subito a Pechino alla fine dell’esposizione. L’opera rappresenta una scena commovente di un attimo di vita quotidiana: giovani principi imperiali giocano nella corte, sorvegliati da due donne eleganti. Questo capolavoro s’intitola Belle Donne in Giardino. Da non perdere era il famoso paravento di 10 metri destinato all’ imperatore Qianlong, presentato in esclusiva a Monaco (poi tornerà per sempre nella collezione imperiale), costituito da una galleria nella quale da un lato ci sono 16 pannelli che ritraggono, al limite del caricaturale, dei monaci e dall’altro ci sono fiori simbolici realizzati su fogli d’oro. L’effetto visivo era impressionante. Il paravento era in mostra nella sezione Giardino.
Quest’esposizione è stata veramente uno spettacolo, impossibile da perdere, perché si rivolgeva ad un pubblico di tutte le età e lascia a bocca aperta, anche i più scettici.