Proteggere i cetacei del mediterraneo
Italia, Monaco e Francia per il Santuario Pelagos
di Andrea Munari
MONACO. Quello siglato ieri nella residenza del Ministro di Stato è il rinnovo di un impegno per la preservazione del mare, la biodiversità e per tutelare i cetacei. L’Accordo Pelagos, il Santuario creato da Italia, Monaco e Francia e che comprende la superficie del Mediterraneo tra litorale francese, italiano e Sardegna del nord ha riunito il principe Alberto II, Segolene Royal e Gianluca Galletti rispettivamente ministri dell’ambiente francese e italiano.
Il Santuario Pelagos
Il Santuario Pelagos è un’area marina protetta di 87.500 chilometri quadrati che rappresenta tra il 4 e il 18% delle specie marine mondiali. La collisione con le navi sono una delle principali cause di mortalità non naturale dei cetacei del nostro mare. Per questo motivo è stato deciso di migliorare la legge definendo le caratteristiche tecniche dei dispositivi anti collisione per le imbarcazioni: «Già 12 navi in Francia sono dotate di questo dispositivo – ha detto Segolene Royal – Altre 45 lo avranno per il 1° luglio di quest’anno e auspico che anche l’Italia riesca ad agire in questo senso».
Il decreto (8 marzo scorso) per il dispositivo anti collisione riguarda le imbarcazioni di una lunghezza uguale o superiore ai 24 metri. Segole Royal è stata la presidente della COP 21 e lavora per seguire gli impegni presi dai Paesi che hanno sottoscritto il documento alla conferenza mondiale sul clima. In particolare sul Mar Mediterraneo ha detto che Francia, Monaco, Italia e adesso anche il Marocco sono all’avanguardia e fanno da guida per i 27 paesi interessati: «Stiamo agendo, stiamo finalmente passando dalle parole ai fatti».
Sul Rocher di Monaco, al tavolo per la firma dell’accordo c’erano Xavier Sticker, presidente in carica fino a fine anno del gruppo di Paesi che aderiscono all'accordo (toccherà a Monaco per il prossimo biennio e poi all’Italia), Gilles Tonelli, Ministro monegasco affari esteri e cooperazione e Fannie Dubois, segretario esecutivo dell'accordo Pelagos.
Una giornata importante che ha visto anche la presenza di Cristiano Gallo, ambasciatore d’Italia a Monaco, e che testimonia la volontà di cooperazione per la tutela del mare tra i tre Paesi. L’appoggio e l’influenza in tema ambientale del Principe Alberto II sono importanti e non a caso dall’inizio del 2017, anche la sede dell’Accordo Pelagos è nel principato dopo essere rimasta dal 2007 a Genova.