08 Marzo 2016
Si chiama Panace di Mantegazza nota in latino come “Heracleum mantegazzianum” (che diventa “Hogweed” in inglese), questa pianta fiorisce una sola volta nella sua vita e poi muore, ma per chiunque entri in contatto con la sua linfa sono dolori, perché può provocare ustioni della pelle, arrossamenti, rash cutanei più o meno estesi, bolle o vesciche che provocano lesioni anche permanenti.
"Può crescere in altezza fino a 5 metri – spiegano i botanici del Museo di Storia Naturale di Milano, Gabriele Galasso ed Enrico Banfi, che hanno lavorato alla classificazione delle specie invasive promossa dal ministero dell’ Ambiente a livello nazionale -. La Panace di Mantegazza fiorisce una sola volta nella sua vita e poi muore".
Mentre una piccola quantità di linfa negli occhi rischia di causare una cecità anche permanente.
Responsabili di queste reazioni così devastanti e pericolose sono i derivati furocumarinici che si trovano nelle foglie, nei fiori, nei semi, nel tronco e nella radice e che sono in grado di penetrare nel nucleo delle cellule epiteliali, distruggendole.
Come riporta una nota della Regione Lombardia di qualche anno fa a, i primi evidenti segni di contatto da Panace di Mantegazza risultano visibili solo dopo 24 ore dall’esposizione (ricordiamo che ad accelerare il rash cutaneo sono le radiazioni ultraviolette). Quindi, se si viene in contatto con la pianta è molto importante proteggere la parte di pelle dai raggi solari.
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