extra
14 Giugno 2016
Se ci fosse un volto per la tanto citata resilienza, sarebbe quello di Justo Gallego Martinez.
Aspirante monaco, la tubercolosi lo strappò al convento nel 1961. In quella circostanza si ripromise che, se fosse guarito, avrebbe costruito una cattedrale con le sue mani. E così, in effetti, sta facendo.
La cattedrale di Mejorada del Campo, Madrid, è una vera e propria opera impossibile: alta 40 metri, realizzata con materiali di scarto (tra cui taniche di benzina e ruote di biciclette), finanziata perlopiù con donazioni private. Il cantiere di un sognatore che, eccezion fatta per l'aiuto di qualche volontario, sta facendo tutto con le sue mani.
E d'altronde non potrebbe che essere così, dato che - e questa è la stranezza più incredibile di tutte - della cattedrale di Mejorada del Campo non esiste nessun progetto: Don Justo afferma di avere "tutto in testa" ed è del tutto privo di nozioni minime di edilizia o architettura, se non quelle che ha appreso dai libri su cattedrali e castelli. Quasi tutti scritti in latino.
Insomma, un esempio vivente di volontà incrollabile e coraggio visionario.
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