UNSEEN - Le foto mai viste di Vivian Maier

Al Belvedere della Reggia di Monza dal 17 ottobre 2024 al 21 aprile 2025

10 Ottobre 2024

Il Belvedere della Reggia di Monza ospita, dal 17 ottobre 2024 al 21 aprile 2025,la più importante esposizione mai fatta in Italia su Vivian Maier, straordinaria, riservatissima artista, pioniera e tra le massime esponenti della street photography.
Realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography, la mostra offre 220 fotografie, divise in 9 sezioni, che esplorano i temi e i soggetti caratteristici del suo stile.

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La mostra si compone di un nucleo di fotografie in bianco e nero e a colori, molto rare e fino a pochi anni fa mai viste in pubblico, alle quali si aggiungono filmati in formato Super 8, provini a contatto, audio con la sua voce e vari oggetti che le sono appartenuti, come le macchine fotografiche Rolleiflex e Leica. Parte di questo è materiale inedito di Vivian Maier che la curatrice Anne Morin presenta per la prima volta in questa mostra alla Villa Reale di Monza.

Vivian Maier ha immortalato per quasi cinque decenni il mondo che la circondava. Dai banchieri di Midtown ai senzatetto addormentati sulle panchine dei parchi, alle coppie che si abbracciavano o, molto spesso, riprendendo se stessa. Vivian Maier si è occupata di documentare meticolosamente ogni aspetto della vita che la circondava, ovunque andasse. Eppure il suo lavoro è rimasto sconosciuto a chiunque, conservato chiuso dentro centinaia di scatole, quasi fino alla sua morte, e scoperto casualmente nel 2007 da John Maloof, uno scrittore di Chicago che ha ritrovato i negativi in un box pieno di cianfrusaglie varie, acquistato all’asta e un tempo appartenuto all’artista.
Maloof si è dedicato poi alla promozione della sua eredità e ha co-diretto un documentario candidato all'Oscar, “Finding Vivian Maier” (2014) che ha dato alla fotografa fama mondiale.
VIVIAN SONO IO 
La mostra si apre con il nucleo di lavori forse più iconici dell’artista, quelli con cui ricerca se stessa per mezzo della fotografia. Autoritratti ricavati attraverso diverse soluzioni e processi visivi che raccontano della sua capacità creativa e intuitiva, come gli scatti alla propria silhouette proiettata, alla forma della sua ombra, al riflesso in uno specchio o in un vetro.  
UNO SGUARDO RAVVICINATO E SINCERO SU UN'EPOCA PASSATA

Prima a New York, tra il 1951 e il 1956, poi a Chicago, Vivian Maier ama perdersi passeggiando nei quartieri popolari della città, avventurandosi nel luogo dove per eccellenza dove va in scena il quotidiano: la strada. Gli attori sono una serie di soggetti inconsapevoli che Maier segue, osserva e immortala in gesti e reazioni spontanee, suscitando possibili narrazioni.  .

L'AMERICA DEL DOPOGUERRA E LA FACCIATA DEL SOGNO AMERICANO.

Nelle sue frequenti passeggiate lungo la città, accompagnata dai bambini di cui si occupa, lo sguardo di Maier si posa su coloro che vivono ai margini del Sogno americano, la grande utopia da cui sono esclusi. I
conici gli scatti in cui immortala la figura di spalle, un taglio che oggi le si riconosce come distintivo del suo stile.
IL SUPER 8 E LA VIVACE TRAMA UMANA DEGLI SPAZI METROPOLITANI

Negli anni sessanta Vivian Maier affronta più compiutamente il linguaggio cinematografico, filmando frontalmente, senza artifici né montaggio, la realtà che osserva durante le sue peregrinazioni urbane.  
TUTTI COLORI DELLA STRAORDINARIA VITA ORDINARIA
Il colore è per l'autrice il Blues che percorre le strade di Chicago, in particolare quelle dei quartieri operai, che restituisce in un gioco cromatico estremamente ricco.

BAMBINI NEL TEMPO

Istitutrice per quasi quarant'anni, Maier ha spesso documentato la vita dei bambini di cui si è presa cura, scoprendo e rappresentando il modo autentico con cui guardano il mondo.

L’ASTRATTO VISTO DA VICINO

L'ultima sezione della mostra raccoglie fotografie di dettagli così piccoli e ravvicinati da perdere il legame con la realtà e sfociare quasi nell'astratto.  
Come tutte le esposizioni realizzate da Vertigo Syndrome la mostra è arricchita da una serie di eventi collaterali che comprendono workshop artistici, conferenze sulla storia della fotografia, laboratori per i bambini e altre varie iniziative strettamente collegate al mondo della fotografia e dell’immagine in generale. Per completare la conoscenza della fotografa e del suo lavoro, i visitatori della mostra saranno invitati ad accedere a una sala speciale, ideata appositamente da Vertigo Syndrome, dove proveranno la coinvolgente esperienza di Essere Vivian Maier.
Tutte le informazioni a questo sito
 

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