Earth's Memory - I ghiacciai, testimoni della crisi climatica
Dal 17 giugno al 18 novembre il Forte di Bard, in Valle d'Aosta presenta in anteprima mondiale i risultati del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”
E' il suggestivo Forte di Bard, in Valle d’Aosta, a ospitare dal 17 giugno al 18 novembre 2022 la mostra "Earth's Memory - I ghiacciai, testimoni della crisi climatica" che presenta, in anteprima mondiale, i risultati del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”, viaggio fotografico-scientifico ideato e diretto dal fotografo Fabiano Ventura. In 13 anni di appassionato lavoro, Ventura documenta e mostra gli sconvolgenti effetti dei cambiamenti climatici sul pianeta.
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La mostra fa vedere in modo inequivocabile quali siano gli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi, mettendo a confronto immagini contemporanee dei ghiacciai e le identiche inquadrature (immortalate dai grandi maestri del passato) prima della crisi climatica.
Fabiano Ventura ha condotto 8 spedizioni sui maggiori ghiacciai montani della Terra (Karakorum , Caucaso, Alaska, Ande, Himalaya e Alpi. L'esposizione accoglie le immagini frutto di questi viaggi insieme dati scientifici raccolti durante le spedizioni, presentati con le più moderne tecniche di interactive design e data visualization: proiezioni su grande schermo, video-installazioni e immagini immersive che consentono al visitatore di addentrarsi nel magico mondo dei ghiacci e nel complesso tema dei cambiamenti climatici. Completano l’esposizione i video delle spedizioni e le interviste ai vari ricercatori coinvolti, le collezioni di abbigliamento di ieri e oggi, le raccolte di documenti e mappe di valore storico-scientifico.
La mostra occupa più spazi all’interno del Forte di Bard per circa 700 mq: nelle Cannoniere, accanto ai confronti fotografici vengono proiettati i video delle spedizioni e le interviste ai protagonisti del progetto e presentati i dati scientifici attraverso tool di data visualization realizzate dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea).
Da ammirare anche una preziosa selezione di mappe e documenti storici sulle prime esplorazioni geografiche; una grande immagine iconica che rappresenta ogni catena montuosa, esempi di abbigliamento alpinistico storico e moderno. A disposizione dei visitatori 5 tavoli con 15 monitor con gli approfondimenti e il backstage. L’antica cappella militare ospiterà confronti fotografici in formato panoramico allestiti su strutture semicircolari ad effetto immersive.
"La mostra Earth's Memory nasce dalla volontà di condividere uno straordinario percorso – dice Fabiano Ventura – composto da varie fasi: dalle ricerche d’archivio sulle fotografie, le carte geografiche e i diari di viaggio dei primi esploratori alla definizione degli itinerari in grado di rintracciare gli esatti punti fotografici storici, dalle emozioni vissute esplorando nuovi orizzonti all’indignazione provata di fronte a un paesaggio drammaticamente stravolto. Fino al bisogno di trasmettere l’idea che in questi anni ho maturato con forza: l’uomo è un abitante della terra e non è estraneo alla natura. Salvaguardarla vuol dire salvaguardare noi stessi come specie e come umanità. L’abbandono di una visione totalmente antropocentrica, che sembra quasi una banalità, è diventata una delle sfide più importanti del nostro tempo. L’obiettivo è offrire un apporto alla conoscenza e alla presa di coscienza, oggi più che mai necessarie. I confronti esposti rappresentano i cambiamenti avvenuti in un breve arco temporale e al tempo stesso lasciano una testimonianza e un monito per le generazioni future".
La mostra ha il patrocinio dell’UNESCO e vanta una collaborazione scientifico divulgativa con l’ESA (European Space Agency).
Tutte le informazioni sul sito www.fortedibard.it