Crediamo di conoscerla benissimo. E ne facciamo un uso quotidiano. Ma… sappiamo davvero tutto sulla lana? Forse no. Scoprite cosa ci rivela al proposito focus.it.
È composta da fibre di alfa-cheratina, presente nella pelliccia di tutti i mammiferi.
Dipende dalla razza, dalla sua alimentazione, dal periodo in cui è stata precedentemente tosata. In media una pecora può produrre da un minimo di due chili di lana a un massimo di 30.
Con la lana di una pecora della Tasmania si ottengono fino a 7,7 maglioni, o 61 paia di calzini. La più lanosa pecora Shaun può invece produrre fino a 35 maglioni o 280 paia di calzini.
No, nei tempi antichi era un bene assai prezioso. Al punto che nel 1192 parte del riscatto pagato per liberare il re inglese Riccardo Cuor di Leone fu pagato in sacchi di lana (ben 50.000).
Il 41% (la lana più grossolana) serve per la produzione di tappeti, il 22% (di media qualità) per maglioni e calzini, il 37% (pregiata) per filati e abiti di qualità.
No, è usata anche per produrre gli ammortizzatori dei pianoforti e i tamponi per assorbire le fuoriuscite di petrolio.